In Tahrir
Regia Claudia Sorace
Drammaturgia, Suono Riccardo Fazi
Direzione tecnica Maria Elena Fusacchia
Consulente alla rumoristica Edmondo Gintili
Organizzazione Manuela Macaluso
Produzione Muta Imago
Coproduzione Regione Lazio, Assessorato alla Cultura, Arte e Sport
Residenze artistiche Kollatino Underground, Inteatro Polverigi
Un lavoro nato all’interno del progetto Wake Up! del Teatro di Roma
Si ringrazia per la fornitura audio LEM – Silent System
Il Cairo, Piazza Tahrir, 2 febbraio 2011. La giornata più importante della rivoluzione egiziana.
Due anni fa il racconto di questa giornata arrivava per la prima volta direttamente dalle voci e dagli sguardi delle persone che la stavano vivendo in prima persona: attraverso i loro cellulari, i computer, le macchine fotografiche, i tweet, i social network, i post su internet. Un racconto istintivo, frammentato, polifonico, che si sovrapponeva fino a sostituirsi a quello dei canali ufficiali: questo per noi è stata la rivoluzione araba, questo arrivava nelle nostre case da laggiù. E questo abbiamo deciso di utilizzare per raccontare una giornata particolare, vista dal basso di una piccola storia, come sicuramente ce ne sono state migliaia, e come forse l’avremmo vissuta noi se fossimo stati lì.
Ogni colpo che viene battuto e ogni passo che viene mosso è raccolto, rielaborato e amplificato dal vivo e dialoga con la partitura musicale e con i materiali audio documentari, raccolti dai manifestanti il 2 febbraio 2011 lungo le strade del Cairo: tracce reali di quella giornata che abbiamo trovato, raccolto e rielaborato per creare questa storia immaginata. Quella dei performer è una partitura fisica dove il movimento non è soltanto finalizzato alla produzione del suono ma anche alla restituzione emotiva del racconto: i corpi, i gesti, le azioni hanno il compito di condurre lo spettatore in quella piazza, in quel giorno, per provare a guardare un altro mondo, un’altra vita, attraverso le tracce che di questa vita abbiamo trovato due anni dopo.